Sin dal 2011 l’Assemblea
Parlamentare Consiglio d’Europa raccomanda che gli Stati membri mettano in atto
delle campagne di sensibilizzazione sui rischi provenienti da effetti
biologici, a lungo termine, potenzialmente nocivi sull’ambiente e sulla salute
umana, delle radiofrequenze non ionizzanti, usate negli ambiti dei
radar, telecomunicazioni e telefonia mobile, che appaiono avere effetti
biologici non-termici, più o meno potenzialmente dannosi.
Si invita il mondo della Scienza,
delle Istituzioni, e del Terzo Settore in campo ambientale, ad intraprendere
campagne di sensibilizzazione che non si limitino agli effetti del 5G,
ma che si estendano a tutto il settore delle tecnologie digitali, al fine di limitarne
l’uso, ove possibile, o di studiare metodi alternativi agli attuali strumenti
di comunicazione digitale.
Qui è possibile scaricare il nostro breve report sul tema
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